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Donald Trump: come fingere di essere un Imprenditore di Successo

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Lungi dall'essere il self-made man che dice di essere, nel corso della sua vita Donald Trump ha ricevuto molti soldi da suo padre. Una condizione minima perchè l'ex presidente americano possa essere considerato un buon imprenditore è che la sua fortuna attuale sia maggiore di quella che avrebbe avuto se avesse investito passivamente i soldi avuti dal padre in un indice di borsa.

Per capilo, abbiamo bisogno di due dati:

  1. Quanto vale la sua fortuna oggi

  2. Quanti soldi ha ricevuto daal padre (e quando)

Entrambi i numeri sono di difficile ricostruzione, ma grazie ai processi in cui è incorso in questi anni possiamo farcene un'idea, seppur approssimativa.

 

 

Quanto vale il Patrimonio di Donal Trump oggi

Cominciamo dalla ricchezza attuale. Tra le tante manifestazioni di megalomania, Trump ha la tendenza a gonfiare il valore dei propri investimenti. Per anni ha ripetuto che il suo impero valeva 10 miliardi di dollari. Nessuno ha però mai creduto a questa cifra: la stima più autorevole è di Forbes, che ogni anno pubblica l'elenco dei 400 individui più ricchi degli Stati Uniti. Nel 2015 la rivista stimava per Trump una fortuna di 4,5 Miliardi di dollari. Da allora il patrimonio si è però di molto ridotto, non solo per l'andamento dei mercati immobiliari, anche e soprattutto perchè, grazie ai processi, ora sappiamo con certezza quello che tutti sospettavano: per farsi prestare soldi dalle banche, Trump ha sempre gonfiato il valore dei propri immobili e perfino la loro metratura.

Il 26 Marzo Forbes ha pubblicato una stima aggiornata che prende in considerazione i debiti legali di Trump - non è chiaro, invece, come siano contabilizzati quelli personali. Escludendo la partecipazione nell'emulo di Twitter (oggi X), Truth Social, il patrimonio si collocherebbe tra 1,5 e 1,8 Miliardi di dollari. Prendiamo il valore più alto nella forbice, vale a dire 1,8 Miliardi: è la prima cifra di cui abbiamo bisogno nel nostro calcolo.

 

Quanto ha ricevuto dal padre

Veniamo ora al secondo dato che ci serve, ovvero quanto The Donald ha ricevuto dal padre Fred nel corso degli anni. La nostra ricostruzione si basa in gran parte su un'inchiesta del New York Times dell'ottobre 2018, a sua volta fondata sull'analisi di oltre 100 mila pagine di documenti e su centinaia di interviste. Per anticipare la conclusione principale del reportage: nel corso del tempo Trump ha ricevuto decine di milioni dal padre, oltre a un'eredità valutata in 177 milioni di dollari nel 2004.

Se avesse investito queste somme nell'indice azionario SP500 (l'indice delle 500 società più grandi quotate negli Stati Uniti), e sempre escludendo la partecipazione in Truth Social di cui parleremo sotto, oggi la fortuna di Trump varrebbe tra 2,5 e 3 Miliardi di dollari, a seconda delle ipotesi.

 

Quanto ha dilapidato Trump nel corso degli anni

In realtà, il capitale dilapidato dall'ex presidente USA potrebbe essere ben superiore a 700 Milioni di dollari (la differenza tra i 2,5 Miliardi ottenuti tramite l'investimento nell'SP500 e gli 1,8 Miliardi a lui attribuiti come ricchezza personale).

Partiamo da un altro dato, una stima del patrimonio di Trump nel 1975. In quell'anno il New York Times pubblica un articolo adulatorio su un giovane rampante sulla scena newyorkese, tale Donald Trump, sostenendo che "vale 200 Milioni". Se fosse vero, e quel giovane li avesse investiti sempre nell'SP500, oggi avrebbe un patrimonio di quasi 37 Miliardi. Ovviamente, nell'articolo il giovane rampante sosteneva di valere più del doppio, 500 Milioni che, investiti, oggi varrebbero addirittura 92 Miliardi.

Ma torniamo pure alla cifra di 2,5 Miliardi di dollari che Donald Trump avrebbe potuto avere oggi senza doversi lanciare in attività imprenditoriali. Si tratta di una stima approssimata per difetto perchè nei nostri calcoli abiamo ipotizzato che Trump abbia ricevuto dal padre l'equivalente di 46 Milioni di dollari ai prezzi attuali.

Proviamo a fare due conti. Sempre dall'insta del NYT, apprendiamo che dall'età di 3 anni Trump guadagnava 200 mila dollari (in dollari attualizzati) all'anno. era un milionario a 8 anni; a 17 anni suo padre gli regalò una palazzina con 52 appartamenti; poco dopo la laurea, a 22 anni, riceveva dal padre 1 Milione all'anno, sempre ai dollari di oggi. La cifra è poi progressivamente aumentata, fino a raggiungere 5 milioni quando aveva 40 anni. Facendo ipotesi prudenziali sul profilo temporale di questi flussi, se li avesse investiti passivamente in borsa, la fortuna di Trump sarebbe oggi di 3 Miliardi.

In conclusione, come imprenditore Donald avrebbe bruciato tra 700 Milioni e 1 Miliardo e mezzo di dollari nel corso della sua tumultuosa carriera. Almeno se li avesse investiti in un buon ETF anzichè impegnarsi in attività imprenditoriali.

 

La partecipazione in Truth Social

Il 25 Marzo è stato quotato in borsa Trump Media & Technology Group (TMTG), la società madre di Truth Social, di cui Trump possiede il 57%. Ad oggi 1 Maggio, la società ha una capitalizzazione di oltre 6 Miliardi di dollari, il che attribuirebbe a Trump una ricchezza di oltre 3 Miliardi solo da questa partecipazione.

Guardiamo però meglio i dati. Nel 2023 TMTG ha avuto ricavi per 4,1 Milioni e perdite per 58 Milioni. Dunque il rapporto tra il prezzo di borsa e i ricavi della società ha raggiunto il livello stratosferico di 1825! Il rapporto tra prezzo e ricevi (P/E) medio delle società dell'SP500 è 2,8, mentre quello di Nvidia, la società del momento con una capitalizzazione di oltre 2mila Miliardi e vendite pari a 15mila volte quelle di Truth Social, ha un rapporto P/E di 37.

A cosa si deve questa incredibile valutazione? Non certo da acume imprenditoriale. Il motivo dell'assurda quotazione di Truth Social è politico: centinaia di migliaia di fan trumpiani comprano azioni del suo social per dimostrargli il proprio appoggio, finanziare indirettamente la sua campagna elettorale e aiutarlo nei suoi noti guai giudiziari.

Ironia della sorte, la ricchezza virtuale di Trump, raggiunta unicamente per la sua popolarità come politico, potrebbe non tradursi in vera ricchezza e molti suoi fan scopriranno di essersi sacrificati per nulla. Per legge, non può infatti vendere le sue quote prima di sei mesi. In virtù di un accordo con gli investitori, che evidentemente non si fidavano, Trump non può nemmeno utilizzare la sua quota come garanzia per ottenere il prestito che gli serve per pagare la cauzione del processo a New York. E se, passati sei mesi, vendesse la sua quota, il prezzo probabilmente crollerebbe. Sempre che non sia già crollato prima, dato che la maggior parte di questo tipo di quotazioni perde poi valore. Esattamente come successo nelle prime due settimane di Aprile, quando il titolo è passato da oltre 65$ a meno di 25$ in poco meno di 10 giorni.

 

Un imprenditore fallito

Insomma, quale sia il giudizio su Donald Trump come politico lo lascio a voi, ma non c'è dubbio che come imprenditore sia stato un fallimento, almeno finora. E non dimentichiamoci che ha svolto praticamente tutta la carriera imprenditoriale in un solo settore, quello immobiliare, certo non particolarmente innovativo. Le poche volte che Trump si è cimentato altrove, come nel Trump Shuttle o nella Trump University, ha fallito nel giro di pochissimi anni, a maggior ragione se teniamo conto del fatto che ha usato i soldi del padre per queste e altre avventure.

Anche nel settore immobiliare è rimasto a galla per gli aiuti del padre e per le connessioni (anch'esse ereditate inizialmente da Fred) con l'odiato settore pubblico. Come suo padre, molti dei primi affari Donald li ha fatti con abitazioni affittate a equo canone, lavorando ai fianchi degli enti locali per alzare gli affitti e ridurre le spese di manutenzione, e soprattutto usufruendo di enormi sussidi pubblici, per sviluppare i casinò di Atlantic City e per bonificare e costruire diversi palazzi a New York City.

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