
Questo articolo è stato scritto da Manuel Girlanda, Educatore Patrimoniale di TraDetector
Introduzione
Viviamo in un’epoca di forti incertezze economiche e geopolitiche. I mercati finanziari inviano segnali contrastanti, l’inflazione resta elevata in molti Paesi sviluppati e le tensioni internazionali continuano a generare instabilità. In questo contesto, proteggere il proprio capitale non è solo una scelta prudente: è una necessità.
È qui che entrano in gioco le strategie di hedging.
Spesso associate al mondo degli investitori istituzionali, oggi queste tecniche stanno diventando sempre più rilevanti anche per i risparmiatori privati. L’obiettivo di questo articolo è spiegare in modo chiaro che cos’è l’hedging, quali rischi è possibile coprire e quali strumenti si possono utilizzare per adottare una logica difensiva consapevole anche su un portafoglio personale.
Cos’è una strategia di hedging?
Il termine hedging deriva dall’inglese "to hedge", ovvero "proteggere" o "circondare con una siepe" – una metafora che rende bene l’idea di creare una barriera attorno ai propri investimenti.
In finanza, una strategia di hedging è un insieme di operazioni volte a limitare o annullare l’impatto di movimenti di mercato sfavorevoli.
In altre parole, si tratta di una forma di assicurazione: si paga un costo (diretto o indiretto) per proteggersi da potenziali eventi avversi.
📌 Definizione tecnica
L’hedging è una tecnica di gestione del rischio che mira a compensare potenziali perdite su un asset con guadagni ottenuti da un altro asset correlato.
Obiettivo: ridurre la volatilità complessiva del portafoglio e preservare il capitale, senza necessariamente liquidare le posizioni esistenti.
Copertura ≠ Speculazione
È fondamentale distinguere tra chi specula sui movimenti di mercato e chi si protegge da essi.
Chi utilizza strategie di hedging non punta a trarne un profitto diretto, ma ad evitare o limitare le perdite. Il “costo” sostenuto per proteggere il portafoglio può essere considerato come un premio assicurativo.
I principali rischi da coprire
â–Ş Rischio di mercato
Il più comune: riguarda ribassi improvvisi di azioni, ETF o indici. Le coperture possono includere opzioni put, ETF inversi o una maggiore diversificazione.
â–Ş Rischio valutario
Chi investe in strumenti denominati in valute estere è esposto al rischio di cambio. Anche un investimento positivo può diventare negativo per via della svalutazione. Soluzioni: forward FX, ETF hedged, prodotti multicurrency.
â–Ş Rischio di tasso d’interesse
Particolarmente rilevante per chi investe in obbligazioni. Un aumento dei tassi riduce il valore dei bond. Possibili strumenti di copertura: swap, futures sui tassi, gestione della duration.
â–Ş Rischio di credito e controparte
In caso di default o insolvenza dell’emittente. È possibile tutelarsi con CDS (Credit Default Swap) o strumenti con rating elevato.
â–Ş Rischio di inflazione
L’inflazione riduce il potere d’acquisto. Possibili coperture: titoli indicizzati, oro, materie prime, immobili.
Gli strumenti tradizionali di copertura
Derivati finanziari
â–Ş Opzioni
Put option: protezione da un ribasso
Call option: blocco del prezzo d’acquisto
đź’ˇ Esempio: acquistare una put sull’S&P 500 per coprirsi da un calo del mercato.
â–Ş Futures
Contratti standardizzati su indici, materie prime o tassi. Ideali per coperture su larga scala.
â–Ş Forward
Contratti OTC simili ai futures ma personalizzabili. Utilizzati soprattutto da aziende o istituzioni finanziarie.
ETF ed ETC a leva inversa
ETF che replicano in modo inverso l’andamento di un indice. Alcuni replicano anche la volatilità (es. ETF sul VIX).
⚠️ Da usare con cautela: possono generare effetti distorsivi se detenuti troppo a lungo.
Copertura valutaria
Swap valutari
Prodotti multicurrency
ETF hedged
Soluzioni per ridurre il rischio cambio negli investimenti internazionali.
Asset rifugio
Oro (fisico o via ETF)
Obbligazioni governative sicure (Bund, Treasury)
Valute forti (CHF, USD, JPY)
La diversificazione resta uno degli strumenti più efficaci per la gestione del rischio.
Liquidity hedge: Cash is king
Mantenere una quota liquida del portafoglio è un hedge “passivo”, utile nei momenti di alta incertezza.
In alternativa, si possono utilizzare ETF monetari per rendimenti modesti ma stabili.
Strategie di hedging per investitori retail
Hedging su portafogli azionari
Protective put: acquisto di una put su un titolo in portafoglio
Diversificazione geografica/settoriale: distribuisce il rischio
ETF short
ETF inversi temporanei per coprire un portafoglio globale o settoriale.
⚠️ Da usare solo nel breve periodo.
Strategia Barbell
Popolare tra gli hedge fund e promossa da Ray Dalio e Nassim Taleb:
Una parte molto prudente (bond, liquidità)
Una parte rischiosa ma ad alto potenziale (azioni, alternative)
Il rischio è concentrato ma controllato.
PAC + opzioni
Combinare un piano di accumulo con opzioni put per proteggere i versamenti nei momenti critici.
È una strategia avanzata, ma replicabile anche da investitori evoluti.
Costi, limiti e rischi dell’hedging
â–Ş Costo del premio assicurativo
Acquisto di opzioni
Costi di rollover
Rendimento inferiore nei mercati rialzisti
⚠️ Over-hedging
Troppa protezione può compromettere la performance complessiva. Un portafoglio eccessivamente coperto rischia di perdere le fasi di crescita del mercato.
â–Ş Basis risk
Non sempre l’asset usato per la copertura è perfettamente correlato all’investimento da proteggere. Questo mismatch può rendere l’hedge parziale o inefficace.
Conclusioni
In un contesto dominato da incertezza e volatilità, le strategie di hedging non sono più un lusso per pochi, ma uno strumento utile anche per gli investitori retail.
Fare hedging non significa evitare il rischio, ma gestirlo in modo intelligente, attraverso strumenti accessibili, una buona pianificazione e una comprensione chiara dei propri obiettivi.
Che tu scelga un approccio semplice come la diversificazione o soluzioni più avanzate come le opzioni e gli ETF inversi, l’importante è non farsi trovare impreparato.
In fin dei conti, la forza di un investitore non sta nel prevedere il futuro, ma nel prepararsi a qualsiasi scenario.
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